Un trauma frequente negli sportivi: la rottura dei legamenti collaterali

Legamento collaterale

La rottura dei legamenti collaterali consegue a movimenti anomali del ginocchio, quando la gamba viene eccessivamente sollecitata in direzione interna o esterna: ciò è frequente in molte attività sportive come lo sci, il basket, l’hockey, il rugby, il calcio.

La lesione al ginocchio, ( da Isokinetic.com ) in base allo specifico trauma, al tipo di movimento e al punto di applicazione, interesserà un legamento piuttosto che un altro e sarà di vario grado.

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Semplificando l’anatomia del ginocchio, possiamo dire che la distorsione al ginocchio può interessare uno dei quattro legamenti che contribuiscono alla stabilità e al funzionamento dell’arto: il legamento crociato posteriore o anteriore, il legamento collaterale interno o esterno.

In una scala di gravità, invece, la rottura dei legamenti collaterali si classifica come una lesione di terzo grado, che causa la rottura completa del legamento.

In casi più gravi, parliamo più correttamente di distorsione al ginocchio, classificabili in ulteriori due gradi:

  • lesioni di primo grado, che provocano microscopiche rotture dei legamenti e non interferiscono con la fisiologica attività dell’arto;
  • lesioni di secondo grado, in cui il legamento è parzialmente strappato (più o meno del 50%) e l’instabilità del ginocchio è notevole mentre ci si alza in piedi o si cammina.

In caso di traumi del genere il dolore al ginocchio è generalmente presente e variabile in base allo specifico legamento interessato, dal grado della lesione e all’entità del trauma: maggiore è la consistenza della lesione, più gravi saranno i sintomi.

Nelle distorsioni dei legamenti collaterali di primo grado, ad esempio, l’interessato può camminare senza problemi e avverte un leggero dolore nei movimenti più spinti ed estremi. All’opposto, una lesione di terzo grado (ed ancor più una di terzo) causa dolore intenso in tutti i movimenti, anche i più semplici.

La causa di questi traumi è, nella maggior parte dei casi, da ricercare in eventi incidentali e per questo non facilmente prevedibili; tuttavia alcune regole basilari possono ridurre anche sostanzialmente il rischio di traumi spontanei a carico del ginocchio:

  • prestare attenzione ai movimenti su terreni sconnessi
  • utilizzare calzature adeguate alla specifica attività che si sta svolgendo
  • mantenere il proprio peso corporeo nella norma, per non sollecitare l’articolazione con un carico eccessivo
  • eseguire adeguati esercizi di stretching e riscaldamento prima di praticare qualsiasi attività sportiva.

Maggiori informazioni sono reperibili sull’autorevole sito: www.isokinetic.com

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